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Osservatori e spettatori. Parte I: Crisi e metamorfosi della soggettività giuridica
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Siniscalchi G.
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Nel corso del Novecento lo stato di diritto è stata la forma che ha maggiormente assicurato la partecipazione dei destinatari alla costruzione del discorso giuridico ed il rispetto di una ampia gamma di principi e valori costituzionalmente garantiti. In questo senso la teoria del diritto ha identificato il cittadino destinatario con la figura dell’osservatore: una forma di soggettività epistemologicamente attiva, sempre in grado di modificare o intervenire sulla realtà giuridica, partecipando al gioco democratico del diritto.
Ma la crisi della forma stato e dei modelli di sovranità novecenteschi, la frammentazione degli ordinamenti, e l’avvento della ‘società delle immagini’, hanno finito per relegare il destinatario ad uno stato passivo: come lo spettatore a teatro o in una sala cinematografica, oggi il destinatario assiste impotente ad un diritto che sembra assomigliare ad una grande mise-en-scène. Queste brevi pagine riflettono sul passaggio tra queste forme di soggettività interrogandosi sul futuro di un discorso giuridico che trova nella figura dello spettatore il suo interlocutore privilegiato, aprendosi a contaminazioni culturali ed ibridazioni semantiche e teoriche. |